25 agosto 2014

Martedì 8 Aprile. E’ il giorno in cui Microsoft ha smesso di supportare Windows XP e, di conseguenza, cessato anche di fornire tutti gli aggiornamenti relativi alla sicurezza. I dati della Smart Protection Network Trend Micro, leader globale nella sicurezza per il cloud, mostrano come il 32% di tutti i PC nel mondo siano ancora equipaggiati con XP.
Una situazione del genere non si è mai verificata, le vecchie versioni di Windows per le quali Microsoft ha cessato il supporto nel passato non avevano, infatti, un utilizzo di questa portata.
Siamo dunque in una situazione di rischio per la sicurezza pubblica. I sistemi con Windows XP, potrebbero già, all’insaputa dei possessori, essere usati per infettare altri sistemi, mettendo a rischio le informazioni sensibili e le credenziali bancarie.
Nei mesi scorsi, si è parlato spesso e molto di questo evento. Si è riflettuto e cercato di analizzare dunque cosa dovessimo aspettarci, in termini di quantità di vulnerabilità. L’aspetto più preoccupante della situazione sta proprio nel rischio esteso a tutti gli utenti. Anche coloro che non utilizzano direttamente Windows XP.
Quando parliamo di rischi che utenti di Windows XP estendono anche agli altri, non esiste probabilmente un settore che ne affronti di maggiori rispetto al banking.
Più di ogni altro ambito, il banking si trova a fronteggiare rischi di frodi dovute al fatto che i propri utenti continuano ad utilizzare Windows XP. Le banche si trovano così a dover pianificare delle attività inattese e senza precedenti, volte ad allertare e informare dei rischi i propri clienti, incoraggiandoli ad effettuare upgrade del proprio sistema operativo. In alcuni casi, alcuni operatori del banking e finance, andando avanti nel tempo, potrebbero in futuro arrivare a bloccare l’operatività online di clienti che operano ancora con Windows XP.
Gastone Nencini,
Country Manager Italy, Trend Micro
La ragione per cui le banche dovrebbero arrivare a soluzioni così drastiche, sta nell’estrema esposizione del settore verso vulnerabilità di sistemi e software. Come mostrato nel “2013 Threat Roundup” di Trend Micro, i malware per l’online banking sono un enorme problema Dal 2012 al 2013, i malware rilevati sono raddoppiati, arrivando a oltre 1 milione. Questa impennata di diffusione, combinata con le prossime vulnerabilità non più rilevate e “patched”, sta già creando effetti negativi e rischi incalcolabili per gli utenti bancari.

Cosa fare?
Da un punto di vista tecnologico, quando gli utenti visitano un sito web, è estremamente semplice rilevarne tipologia di browser e sistema operativo. Utilizzare queste informazioni per comunicare agli utenti a quali rischi sono esposti e renderli consapevoli, è un modo semplice per accrescere la sicurezza e l’informazione sulla reale situazione di rischio attuale.
Ma mettere in guardia può non essere sufficiente. Molte persone potrebbero ignorare o non comprendere tali avvisi, mentre la situazione peggiora costantemente. Per questo motivo torniamo ad ipotizzare la soluzione (estrema) di impedire l’operatività online e bloccare gli utenti che continueranno ad utilizzare Windows XP. Si tratta chiaramente di una misura tale da poter causare una perdita di clienti. Ma tale perdita potrebbe essere molto inferiore a quella derivante da tanti clienti vittime di frodi e malware.
Prima di arrivare a ciò, evidentemente, le banche possono ricorrere a campagne di educazione e sensibilizzazione (online, cartacee e via email), che informino i clienti sui rischi e su cosa dovrebbero fare per evitarli.

Purtroppo più tempo si attende, più aumentano malware e rischi di subire frodi. Le istituzioni che attenderanno ancora, pagheranno anche il prezzo del “non-intervento” o del ritardo nel sensibilizzare i clienti e prendere provvedimenti.

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E’ stato Responsabile editoriale della rivista Bancamatica, dal 2004 al 2012. Nel 2010 ha creato e avviato il progetto digitale Bancamatica.it. Dal 2005 ha ideato, organizzato e coordinato sei edizioni della conferenza "CARDS". Oggi, è un project manager che si occupa di strategie di marketing, comunicazione digitale, social network, progettazione e sviluppo brand.
E’ fondatore e responsabile del Blog professionale "bank focus". valeriosalvi@gmail.com

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