“Aprile
ha segnato la fine del supporto offerto da Microsoft a Windows XP, che rimane
tuttavia installato su numerosissimi computer di utenti finali, ma anche
aziendali. Le conseguenze sono tante - commenta David Gubiani, Technical Manager, Check Point Software Technologies
Italia -. Nonostante l’accorato monito lanciato dalla stessa Microsoft ma anche
da diverse aziende del mondo della sicurezza per aggiornare il sistema
operativo ormai andato in pensione, molte aziende non hanno ancora effettuato
questo passaggio. Per motivi economici forse, ma questo delinea ancora una
certa impreparatezza, oltre a una sottovalutazione dei rischi a cui potrebbero
andare incontro”.
Il
rischio è quello di sempre: che i dati
sensibili personali e aziendali diventino preda di chi ne va a caccia: è
come lasciare le porte aperte e rischiare di far finire sulla piazza criminale
del web dati sensibili, codici, password, carte di credito, cartelle sanitarie,
con un danno tutt’altro che virtuale. Il problema coinvolge in pratica aziende,
piccoli ospedali, piccole banche e anche bancomat - l’89% degli sportelli
automatici in Europa è basato ancora su Windows XP.
“Ma non
si tratta solo di bancomat: anche i
macchinari di molte linee di produzione industriale sono controllati da sistemi
basati su Windows XP – continua Gubiani -. In questo caso, oltre al problema
generale di sicurezza dei dati, un funzionamento errato dei sistemi potrebbe
portare a problemi nella produzione, con danni immediati e tangibili per le imprese.
Recenti dati Gartner
parlano letteralmente di un terzo di macchine enterprise ancora dotate di XP.
Ed anche in Italia la situazione è piuttosto complessa, come conferma anche una
recente ricerca realizzata da IDC per conto di Microsoft. Secondo il report
infatti nel Centro e nel Sud circa un terzo delle imprese utilizzi XP su oltre
l’80% dei terminali. Va meglio al Nord e nelle aree a più elevata
industrializzazione, con quasi il 50% delle imprese pronte all’aggiornamento”.
E’ certo
che l’assenza di un supporto continuo ed aggiornato può decisamente allettare i
criminali informatici. Anche se i computer
potrebbero continuare a funzionare bene facendo tutto ciò che serve, come controllare
la posta elettronica, navigare sul Web, lavorare su documenti e fogli di
calcolo così da essere contenti di rimanere con XP. Il problema è che il
panorama delle minacce è cambiato radicalmente, e restare con XP dopo la fine
del supporto espone a un numero crescente di malware e attacchi web-based.
I cyber criminali
potrebbero accomodarsi in un arsenale di falle di sicurezza in XP che hanno
intenzione di utilizzare in vari attacchi dopo l'aprile. Senza alcun
aggiornamento in arrivo, gli utenti di XP saranno sempre vulnerabili a una
nuova ondata di attacchi. Il computer sarà a rischio di malware in grado di
rubare dati o danneggiare il computer. Mentre il software di sicurezza di terze
parti, come ad esempio l'antivirus, potrebbe continuare a funzionare ed essere
ancora aggiornato, è importante ricordare che sono numerosi i malware e attacchi informatici che prendono
di mira i problemi di Internet Explorer e il kernel Windows. Gli strumenti di
sicurezza possono bloccare alcune
minacce, ma non quelle che impattano il browser e il sistema operativo.
La soluzione
ideale sarebbe ovviamente quella di aggiornare il sistema operativo passando
alla sua ultima versione, aggiornata e supportata, oltre che per sua natura più
sicura. Se questo non fosse possibile, per motivi economici, o perché le
applicazioni in essere non sono compatibili al cento per cento con altri
sistemi operativi, ci sono modalità relativamente semplici con cui le aziende
possono garantirsi una maggiore sicurezza. Attorniando le macchine basate su XP
di strumenti di sicurezza adeguati, come ad esempio un firewall di ultima
generazione dotato di tutte le funzionalità più avanzate. Un sistema di IPS ad
esempio consentirebbe di prevenire le infezioni prima ancora che si manifestino
e che diventino pericolose per i sistemi aziendali.
“Nella sostanza,
ci sono decisamente più rischi che benefici nel continuare a mantenere Windows
XP – conclude David
Gubiani -. Se la percezione dei rischi è ancora relativa, le
aziende del mondo della Security hanno una responsabilità importante, e al
contempo ampie opportunità di business. Hanno il dovere e l’opportunità di
farsi trovare pronte con un supporto e una consulenza di valore verso manager e
realtà di business che hanno la necessità di essere rassicurate, sensibilizzate
e accompagnate da consulenti di fiducia”.

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